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lunedì 24 dicembre 2012

Letto di verdure in concerto


I Maya non avevano ragione. 
Troppo semplice poi dire che hanno posticipato a febbraio, che l’ora doveva essere quella ma forse anche no, che intendevano un’altra cosa più profonda.
Io alle 11 stavo con gli occhi puntati fuori dalla finestra a cercare il meteorite.
Tu l'hai visto? Io no.
Tu l'hai sentito? Io manco.


Passata la paura Maya (uuuuuhhhhh che paura!) mi sono trovata impreparata a gestire il Post Maya.
Tutti a ridersela, tutti a esorcizzarla io a maledirli perchè ancora non avevo fatto nessun regalo di Natale!
Forse sono stata l'unica ad averci creduto.
Quasi sperato.
Dal 22 ho iniziato a correre come una dannata per andare al recupero e non trovarmi troppo spiazzata il giorno di Natale.
Solo ai miei genitori ho preparato il biglietto: Sorry, ero convinta avessero ragione i Maya.
L’idea di non trovarmi costretta a fare la trafila dei regali, mi portava con leggerezza al pensiero della fine meteoritica del mondo o meteoropatica dei Maya che fosse.
Invece no.
Maledetti Maya.

Oggi è la Vigilia di un giorno comunque importante.
Comunque sta per …che anche se non ci credi, è un giorno di favola, è un giorno che riunisce la famiglia, è un giorno di festa, è un giorno di speranza, è un giorno di buoni propositi, è un giorno dove ti fermi e a qualcosa pensi.
Poi sta a te capire cosa.
Io quest’anno ho belle cose su cui concentrarmi e a cui dedicarmi.

Ma è la Vigilia appunto...
Le giornate che precedono la festa qui dai Ferraro’s sono sempre caotiche, un po’ frenetiche a tratti schizofreniche ed è il pre che - da sempre - mi ribalta.
Poi le cose le faccio, poi le cose le affronto, poi le cose le vivo, poi le cose le risolvo, poi le cose me le godo.
Ma quel pre è il tragitto più impegnativo.
È quel momento aspramente imprevedibile ma da cui dipende poi il momento.

Oggi il mio post vuole essere fondamentalmente un augurio.
Ad ogni fine del mondo corrisponde l'inizio di un mondo nuovo, ad ogni festa di Natale corrisponde sempre un momento che ha qualcosa di sacro per ognuno di noi.
Godiamocelo.
Godetevelo.

Ora mi preparo al Cenone di Natale, Cenone Vero.
Tradizione e famiglia.
Bellezza.
Cibo.
Tanto, che fa diventare un’insalata ristoratrice un incantevole letto di verdure in concerto.

Auguri!

lunedì 29 ottobre 2012

I’m a Barbie girl, in a Hippy World

Sono terza di quattro fratelli e non so cosa voglia dire giocare da sola.
Non mi manca fantasia ma credo che non saprei neanche organizzarmi ora, verità per verità.
Il punto di domanda è il simbolo grafico che più si avvicina all’espressione del mio viso pensando al mondo del ‘gioco in solitaria’ e un grosso MMMMAHHHH invade e da voce al quadretto che ha come iperlink Chissà che gran divertimento!
A casa nostra sono girati tutti, ma proprio tutti, i giochi in scatola che pensare di brevettarli per figli unici mi da tristezza nel cuore.
Sofficina, di contro, è figlia unica... quindi, pensavo, ufficialmente spacciata!
In realtà, nella maggior parte delle occasioni, mi sono prestata - con piacere e dovizia - a tessere insieme a lei braccialetti con perline, collane con perline, anelli con perline, perline con perline.
A scoprire se Ha gli occhi marroni? Dai mamma indovina che è Lucie, a Si apre solo per chiudere  - mai capito perché - e sempre con le carte a fare castelli sul tavolo della cucina che Vai a sapere come facevano a stare su quelle di mio padre, maledizione.

Il dramma di essere adulto con un bambino solingo che gira per casa è capire Cosa ti va di fare ma soprattutto quando ti andrà di farlo da solo... solo solo!
Da poco, devo dire davvero poco, lei ha iniziato a sbrigarsela con tanto di Per cortesia puoi uscire dalla stanza? Non mi stavi ascoltando, vero? Umh… dai non guardare. Sto giocando, non dicevo davvero quella cosa che hai sentito…
E quindi spesso la osservo di straforo.
Il suo gioco preferito è con le Barbie, o meglio: con la comunità Hippy di Barbie che ha creato.
All’attivo convivono: 6 Barbie, 2 Ken, 1 camper, 1 maggiolone coupé cabriolet, 1 scooter, 1 pony, 1 casa che ho fatto sparire presto e una serie infinita di paciocchini - tutti gemelli naturali di queste femmine dalla vita invidiabile - e una fattoria di cuccioli cerca amici da crescere… Un mondo Hippy ma con un taglio fighetto milanese, aperitivo e Bella lì!
Spesso il gioco finisce quando ha tirato fuori e disposto in ordine tutti i protagonisti perchè È ora di andare a letto, figlia mia la volta prossima fai selezione all’ingresso!
A volte mi chiede al mattino di poter portare in macchina 2 Barbie perché deve finire un discorso iniziato la sera prima.
Ora rarissime volte mi chiede di giocare con lei: devo tenere 1 Ken e le altre 5 Barbie, mentre lei gioca con LA Barbie di cui ovviamente il MIO Ken è perdutamente innamorato, anche se le altre MIE 5 Barbie - che tengo tutte in una mano a far mazzetto - cercano in ogni modo di distrarlo dall’amore plastico della sua vita. Una fatica marcia!
In tante occasioni, capendo il mio spudorato interesse ad entrare di forza nelle sue dinamiche di gioco, muove tutti i personaggi senza aprire bocca, perché c’è da dire che quando gioco con lei non le piace mai quello che dico, come lo dico, trovandosi costretta a dovermi imboccare lei stessa parole e a stufarsi facilmente.
Ma la cosa che mi interessa ora - più dei fili che si fanno sempre più fitti, amorosi e annodati quando 6 Barbie continuano ad incontrare gli stessi 2 pallosissimi Ken - è capire perché compriamo la Barbie sposa, la Barbie ballerina, la Barbie mamma, la Barbie Lo sa solo il cavolo cosa s’inventerà la Mattel domani e appena varcano la porta della stanza vengono private dei loro effetti personali e, il più delle volte, sottratte dei quintali di capelli platino che solo una donna di plastica può avere.

ps. ma comunque… che bello leggere il suo mondo di solitaria ma fervida fantasia.

sabato 20 ottobre 2012

Scendo un attimo a Bangkok e torno

La geografia non è mai stata il mio forte, esco spesso a braccetto con la pigrizia e l'idea di preparare un bagaglio mi fa venire l'orticaria... non tanto per quello che ci devo mettere dentro ma per l'Universo che inevitabilmente ne rimarrà fuori.
Ma amo l'idea di viaggiare, davvero.
Quando incontro qualcuno che con un racconto restituisce sapori, odori, suoni, immagini ... rimango in silenzio e - con grande ammirazione - mi metto in ascolto.

In silenzio.
Io.
Cosa rara.
 

Oggi mi sto muovendo per le strade di Bangkok direttamente da una Milano periferica, che - con stupore - si fa scoprire al risveglio, soleggiata e serena.
Consiglio a tutti questo viaggio, tra foto e parole... in questa perfetta commistione ci troverete anche musicalità.
Il trucco c’è ma non lo svelo.

Lui è l’amico che tutti vorrebbero avere.
Persona attenta, di grandi valori e di una intelligenza curiosa fuori dalla norma.
Lui è mio amico (oh yeah!).
Mi piace l'idea di condividere il suo viaggio e che ci si possa far rapire pochi minuti, andare liberi lontani lontani... partendo e tornando ognuno da e verso casa propria.
Voi siete qui (cliccare per credere).


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