Ammalarsi per la prima volta a trentotto anni credo sia una vera fortuna.
Anzi. Mi sento una miracolata.
Certo… anch’io ho le tonsille marce da far schifo, ho anch’io una cervicale che
m’impegna ogni cambio di umore e so cosa vuol dire fare un giro al pronto
soccorso.
Ma sì, ho avuto la febbre a quaranta che non passa e sono svenuta più volte per
la pressione bassa.
Ma stavolta mi sono ammalata davvero.
Quello che sembrava uno dei miei soliti mal di gola è degenerato.
Il collo ha iniziato a gonfiarsi, è arrivata la febbre e non c’è stato antibiotico
o tachipirina che tenessero.
Dopo un mese entro di diritto nella categoria zerbino.
Ho perso quattro chili, il collo mi pesa, da una certa ora in poi vegeto e il
giorno dopo si riparte da capo.
La mia tiroide è impazzita, il mio corpo non la riconosce più e così l’attacca.
Bello, spettacolare... transformers, se solo la guardassi da fuori, magari dalla tv.
In realtà il mio corpo è in guerra ed io sono il campo di battaglia.
Indipendentemente da chi vinca, io sono rasa al suolo.
Sono sfinita dalla tachicardia e non c’è “vabbeh dai, stai tranquilla che ti
passa” perché non passa niente e girano più velocemente le balle, facendo aumentare la tachicardia.
Sudo come se avessi traslocato in una sauna a ferragosto all’ultimo piano senza
ascensore con indosso la tuta da sci l’unico giorno dell’anno in cui ha deciso
di fare sciopero la Grillo Traslochi e mi tocca portare tutto sulle spalle.
Potrebbe passare naturalmente o mi dovrò abituare con un medicinale, questo al momento
mi dicono i medici.
Io mi sto scocciando, che forse vuol dire che sto guarendo e agito le gambe
nervosamente dandomi fastidio da sola.
Ieri ho provato anche solo a far finta di innervosirmi con Sofia e mi è partita
una sudorazione fuori misura che sono diventata lo zimbello di mia figlia: “mamma, non scioglierti”.
Fantastico. Il mio corpo rigetta la tensione, aggredisce il malumore e soverchia lo stress cittadino.
Quindi sorrido aspettando che passi.
Perchè passi carogna, vero?Mi spalmo di ottimismo e, indipendentemente da come vada, spero tanto che torni di moda il gozzo.
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