Ma non è il disordine della mia testa o del mio cuore. La vicinanza la sento soprattutto dalle esperienze di persone prossime o affini in modi e con tempi diversi che, in qualche modo, mi marchiano. Non tutti ne sono consapevoli, non tutti ne trarranno beneficio, ma è un percorso che li porterà verso nuove terre, nuovi orizzonti e in qualche modo traghetterà qualcosa anche di me.
È un po’ come se lo chiedesse questo tempo, è come se lo predicasse l’oroscopo, è come se lo rivendicasse quel conoscente sconosciuto che da una vita incroci e da una vita non ti saluta, anche se ogni volta sembra essere lì per farlo.
Scarpe comode, zaino in spalla, buon viaggio.
E se si sente fatica, c'è solo da alleggerire il bagaglio.
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