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sabato 10 novembre 2012

La casa dei fantasmi


Ognuno di noi ha un posto segreto, dove far convogliare pensieri, cianfrusaglie, immaginazione.
Non deve essere per forza reale ma si caratterizza per il fatto che è tuo, solo tuo, dolcemente tuo.
È uno spazio straordinariamente non condivisibile che ti rende, con le dovute proporzioni, persona onnipotente.

Poi ci sono i posti segreti dei bambini…
Nel linguaggio bambinese l’espressione Ti ho detto che è in un posto segreto ha significati plurimi, ma un’unica certezza: dimentica quell’oggetto cancellandolo dalla memoria delle ‘cose di casa’, dimentica quel braccialetto a cui tenevi tanto e che non mettevi per la paura di rovinarlo ma che piccina… te lo chiede per giocare e tu che fai: non glielo lasci, oh madre ingrata? Oppure cestina lo scontrino, anche se non dovesse andare bene quel gioco o quel vestito che ha appena ricevuto e che è finito nel dimenticatoio, non avrai mai più occasione per riportarlo indietro: cambierà gestione il negozio, liquiderà, fallirà, diventerà un supermercato gestito da cinesi… succederà tutto questo ed altro ancora e tu avrai sempre nel portafogli quello scontrino della speranza!
Dimentica…
Dimentica, come la canzone di Tiziano Ferro, che diventa un buon mantra e fa da colonna sonora alla quotidianità di una mamma.
Dimentica altrimenti impazzisci (spiegateci questo al corso preparto!)

Ogni volta che chiedo a Sofficina perché ha nascosto qualcosa, la sua difesa parte da un ragionamento egocentrico È mio e guai a chi me lo tocca fino ad arrivare al più sincero e modesto Sono stata così brava a nasconderlo, che manco mi ricordo dove l’ho messo! Scusa mammina, era importante?

C’è da dire che quelle manine minuscole sono capaci di insinuarsi negli angoli più impensati.
Ci sono cose che spariscono e solo un trasloco è in grado di ridar loro senso e vita, se nel frattempo non sono diventate fossili.

Mio malgrado e nonostante gli OOOOmmmmmhhh che spesso mi accompagnano, devo dire che l'esperienza Prendi e Perdi mi ha insegnato molto.
Dacché sono madre, infatti, gli oggetti hanno un po’ perso il loro valore.
Che non vuol dire che io non li apprezzi più o che non dia a Sofficina il senso della cura e l'importanza di qualcosa, ma che mi difendo - affezionandomi meno – e preparandomi ad un separazione repentina.

Poi la sera spegni la luce, chiudi gli occhi e senti delle presenze... sono i fantasmi de Ti ho detto che è in un posto segreto... tu non li vedi, ma ci sono!

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