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lunedì 8 ottobre 2012

E se la Madonna avesse bluffato?

Studio storia con mia figlia.
Lei ha 8 anni e non è per niente una tabula rasa.
Legge, mi guarda e mi dice: “…e perché?” con vero e proprio scetticismo metodologico.
In scienze le hanno insegnato che sin da piccoli siamo tutti scienziati coi nostri perché; io ora faccio una fatica mostruosa a farle capire che stiamo facendo storia e tutti i suoi dubbi e la sua curiosità iniziano ad urtarmi.
Non può diffidare dalla prima riga, della prima frase, della prima pagina, del suo primo sussidiario: “la nascita rappresenta l’inizio della storia di ciascun individuo”.
“E perché?”
…Cosa vuol dire: e perché?
È così: leggi, capisci e se non afferri, fatti entrare in testa o memorizza il concetto come dato di fatto.
Diamine, si può sudare così tanto in una tiepida giornata autunnale?
“E allora quando sono in pancia non esiste la mia storia?”
…no, ma certo che esiste…
“E allora quando sono nel cielo e guardo giù e decido che sei tu la mia mamma… non esiste la mia storia?”
…umh…
“E perché?”
Trovo nei vestiti delle Barbie l'alibi per tutto: guarda che carino questo.
Lei si accende e io svio, sapendo che sto solo posticipando il conflitto.
Dicevo la storia.
La storia è fatta di guerre e di conquiste e so che la nostra sarà tosta.


Seconda pagina di storia… una freccia percorre orizzontalmente il foglio e so che presto arriverà a trafiggermi.
Lei ha già il sopracciglio arcuato e dalla stessa parte la gota si taglia accennando ad un sorriso ironico.
“Gli avvenimenti dell’umanità e del mondo non si possono misurare in secondi, minuti, ore, mesi, anni”…
Ora.
Mia figlia ha otto anni: guarda il telegiornale, i telefilm da ragazzini, adora i Robinson e i Jefferson. Ma vogliamo non farle perdere tempo e arrivare al sodo?
“La storia dell’umanità si misura in secoli e millenni. I secoli si calcolano da un punto stabilito: la nascita di Gesù”.
Faccio esercizi di iperventilazione e ormai sudo freddo mentre lei ha entrambe le sopracciglia arcuate verso il centro della fronte e guarda questa freccia con il trattino rosso e il numero 0.
“Quindi Gesù è nato qui? E perché?”
...umh... Amore, non esattamente sul trattino della freccia. È un esempio.
Ti dice qui il libro per farti capire che prima e dopo è successo qualcosa. Che non è che il mondo nasce con la nascita di Gesù,
il figlio di Dio. Ok? “No mamma”
Come no? “No mamma, Gesù è figlio di Giuseppe il falegname”
Umh… Amore fidati: Dio è il padre di Gesù.
“No mamma, me l’hanno detto a scuola: Giuseppe è il padre di Gesù. Dio al limite sarà suo zio”.

E mi viene un dubbio…
E se la Madonna avesse bluffato?
Perché io devo faticare così tanto per spiegare sta freccia a mia figlia?

5 commenti:

  1. Gesù, ringrazio Dio che Anita abbia solo 2 anni e che la storia sia lontana.
    Quasi quasi confido nei Maja, perchè oltre la storia arriveranno anche le divisioni in colonna e li saranno c**zi.

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  2. ...caricati di OOOOmmmmmHHHHH perché se i Maya non avranno la meglio sul nostro destino, prima o poi altro che divisioni... arriverà la preadolescenza che – come tutti i 'pre' – è molto peggio di quello che arriva dopo!

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  3. OOOOmmmmmHHHHH
    Anche noi siamo in pieno clima da 3a elementare.
    OOOOmmmmmHHHHH

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  4. è x quello che alcuni inveiscono contro lo zio, detto "caro" o, più spesso, "cane"

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